200 docenti a convegno: La sfida, “una scuola che torni ad educare i cuori”

Un modello scolastico, quello italiano, che sembra sempre più in crisi, attesta competenze ma rinuncia ad educare, in particolare il cuore. E poi il messaggio di Papa Francesco per il lancio del patto educativo, necessario di fronte alla rapidità delle innovazioni tecnologiche. Una vera provocazione per il mondo lasalliano – un milioni di alunni in 79 paesi, con 20 scuole in Italia di diverso ordine e grado. 200 docenti ne hanno discusso dal 5 al 7 settembre a Roma, perchè “toccare i cuori” è il mandato del loro fondatore San Giovanni Battista De La Salle, colpito in primis dalla povertà di tanti bambini e giovani per i quali ha ideato le sue scuole nel 1680.

“Ancora oggi tocca a ciascuno di noi e come comunità, un significativo sì, sulla scia dei tanti sì che hanno fatto la differenza nella storia, in questa epoca particolare piena di ambiguità e possibilità” ha sottolineato nel suo intervento fratel Paulo Duilius. “E’ necessaria una maggior capacità di ascolto, comprensione, gratuità, dialogo e saper ospitare ciò che è diverso, abbandonando egoismo e individualismo”. Tra le coordinate indicate, l’urgenza di sviluppare un ambiente affettivo sano, una conoscenza intellettuale favorevole al progetto centrale della vita, una speranza “per riconoscere e incoraggiare ciascuno”. Una scuola, una comunità educativa simile al buon samaritano che sviluppa sensibilità verso i deboli, indica il cammino. Così “grandi cose sono possibili”, i progetti diventano “stimolanti, partecipati e di grande significato sociale, le comunità laboratori di umanizzazione”.

 

 

Rilette e condivide in gruppi di lavoro – durante l’incontro svoltosi presso l’Istituto De Merode – le intuizioni fondamentali del De La Salle nel suo progetto Educativo: rispondere ai bisogni reali rispondendo con creatività alla sete di felicità, operare attraverso le com unità educative creando relazioni. accompagnare gli studenti nel loro sviluppo facendo di ciascuno un protagonista del proprio processo di formazione, per il bene comune. Ancora stimolare la gioia di un’appartenenza attraverso la memoria e la novità della tradizione lasalliana. Promuovere la cultura dell’educazione di qualità attraverso la formazione permanente di insegnanti e studenti, implementare una gestione strategica dei processi,

Una sfida lanciata ad ogni scuola dei Fratelli che avrà il compito di autovalutarsi concretamente secondo i criteri di lasallianità per scoprire punti di forza da condividere e aspetti su cui lavorare maggiormente.

“Siamo in un momento di transizione, trasformazione e conversione” ha sottolineato fratel Gabriel Di Giovanni, Visitatore della Provincia Italia, condividendo i tratti essenziali del recente Capitolo. “Transizione perchè la situazione storica contingente ci porta da una scuola di soli Fratelli ad una scuola lasalliana, aspetto di cui abbiamo ora preso coscienza reale. Trasformazione, guardando al futuro e ipotizzando un cambiamento anche organizzativo e sostanziale. Il tutto necessariamente da sostenere con una profonda conversione interiore personale e comunitaria”.

Un bel momento di fraternità, di confronto tra le diverse realtà dei Fratelli nella nostra penisola” per Sandro Pozza, preside della scuola media Filippin di Treviso “ognuno con la sua identità ma accomunate dalla stessa passione lasalliana di portare i giovani a Cristo. Non sempre è facile ma trovo vera l’espressione di Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano: Educare è come seminare: il frutto non è garantito e immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto. Seminiamo, dunque, con speranza”.

“Quelli forniti durante il convegno” ha commentato a margine dell’evento “sono strumenti per formare e generare vere comunità, nostro obiettivo principale. Un percorso da proseguire per coinvolgere circa un migliaio di persone tra docenti e personale per ricreare un clima che desidera il cambiamento e lo vuole vivere in prima persona”. Il cammino prosegue ora nei diversi Istituti. Appuntamento il 4 e 5 a Roma per un incontro riservato a tutti i responsabili delle scuole lasalliane.

 

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