Avvenire: “Lasalliani, Il riscatto educativo in cinque progetti”

di Laura Galimberti

Cinque risposte educative in cinque Paesi del mondo. A raccontarle sono i Fratelli delle Scuole Cristiane, conosciuti anche come i “Lasalliani”, – congregazione laicale maschile formata da 5 mila religiosi nel mondo e fondata a metà del XVII secolo da San Giovanni Battista de la Salle – attraverso una mostra fotografica dal titolo “Educare per un mondo di fratelli – chiamati a sfidare le strutture e le politiche ingiuste che disumanizzano i poveri, gli immigrati ed i giovani”. L’allestimento è stato inaugurato nei giorni scorsi, nella sede della Casa Generalizia dei Fratelli delle scuole Cristiane in Via Aurelia 476 a Roma e sarà visitabile fino a gennaio. Grazie al percorso fotografico si possono così conoscere le 5 risposte “lasalliane” in cinque regioni del mondo: “Utopia” in Colombia; “Scuole San Miguel” negli Stati Uniti; “Lasalliani a Balgo” in Australia; “CasArcobaleno” a Scampia in Italia. “Scuola Agraria-Industriale Hagaz”, in Eritrea.

“Non solo tecnica” spiega Fr. Diego Munoz, curatore della mostra, “ma anche competenze di gestione e leadership. Nei progetti convergono educazione di qualità, sviluppo rurale, sovranità, sicurezza alimentare, azione di peace-building. Crediamo che la pace passi necessariamente dallo sviluppo delle comunità rurali”.

A raccontarlo negli Usa è il modello delleScuole San Miguel”, intitolate al primo fratello delle “Scuole cristiane (Miguel Febres Cordero) d’America canonizzato nel 1984: “una rete di speranza attraverso l’educazione umana e cristiana dei giovani a rischio dei quartieri poveri. La prima è del 1993 a Rhode Island. Oggi le scuole sono 11 dalla California a New York.

Ci spostiamo a Balgo, Australia, zona desertica nella piccola comunità di circa 500 indigeni, popolo stanziato nella regione da 50 mila anni. I fratelli, giunti nel 1984, hanno avviato la Luurnpa Catholic School, risposta educativa e pastorale per i bambini tra i 3 e i 17 anni. “Insegniamo in particolare l’inglese a loro sconosciuto e attraverso gli assistenti insegnanti aborigeni, ci assicuriamo che la scuola sia connessa con la comunità”. Accanto ai fratelli anche diversi giovani da poco diplomati praticano volontariato per un anno.

O ancora ad impressionare il visitatore del percorso fotografico è il progetto “Utopia”, a Yopal, in rete con il campus universitario lasalliano di Bogotà che forma i giovani nei diversi rami di Ingegneria Agraria. Molti provengono dalle diverse regioni rurali del paese, quelle più martoriate dalla guerriglia, narcotraffico e povertà”.

Nel 2009 il Kutjungka trade Training Centre ha permesso agli studenti tra i 14 e i 17 anni di ricevere una formazione professionale, mentre dal 2009 chi desidera continuare gli studi può proseguire nel La Salle College Middle Swan Perth, gemellato con la scuola di Balgo.

In Africa ad essere presentata al visitatore è la Scuola agricola-industriale di Hagaz, centro ideologico della “jihad” in Eritrea, nata su richiesta del governo e del Ministero dell’Educazione. In area semidesertica è modello di coesistenza pacifica. Un accordo con il Ministero sancisce che gli studenti debbano essere cristiani e musulmani, appartenenti ai nove gruppi etnici, con il 35% minimo di donne. Tutti sono residenti e non pagano tasse. Non solo scuola ma centro di formazione per agricoltori e luogo di sviluppo di progetti agricoli. Vino, uva, latte e derivati, marmellate, verdure, tra i prodotti. La scuola offre programmi di 2 anni con 3 specializzazioni: botanica e conservazione del suolo e dell’acqua, zoologia, agromeccanica.

Di grande impatto infine è il progetto “Casa Arcobaleno” a Scampia, Napoli. Nata nel 2006 per dare una seconda opportunità a tanti ragazzi usciti dai percorsi scolastici ne accompagna il cammino educativo verso l’età adulta con “programmi diversi, stili di vita creativi e salutari, opportunità concrete”. Tra le iniziative il supporto per il conseguimento della licenza media, workshop contro la violenza di genere, corsi di fotografia, campagne di alfabetizzazione per rumeni, tutoring scolastici, simposi d’arte, integrazione delle minoranze, camper scuola lavoro nei quartieri disagiati.

“Risposte fuori dall’accampamento”-  sottolinea l’attuale Superiore Generale Fratel Robert Schieler – fondamentali per la conversione necessaria chiesta dal Vangelo”. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.lasalle.org.

FONTE – AVVENIRE, 1 giugno 2016 pag. 18

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