L’orca mangiasmog di Luca vince il progetto #AmbienteaScuola

Un murales mangiasmog intitolato “l’orca di plastica” impreziosisce ora una delle pareti dell’Istituto San Giuseppe La Salle. L’opera è nata dall’immaginazione di un alunno della scuola, vincitore di un concorso aperto a tutte le secondarie di primo grado di Milano durante il lockdown.

 

Il concorso

La proposta è nata da Amsa-A2A e dal Comune di Milano nell’ambito del progetto #AmbienteaScuola. Il contest prevedeva la realizzazione di un bozzetto preparatorio per sviluppare in modo creativo il tema della sostenibilità ambientale con riferimento alla minor produzione dei rifiuti e alla raccolta differenziata. 261 gli elaborati pervenuti. Ad aggiudicarsi il concorso è stato Luca uno degli alunni della scuola lasalliana, che con la collaborazione dell’intera classe e utilizzando speciali vernici ecologiche e mangiasmog, lo ha realizzato nella sala da pranzo della scuola.

 

 

Il percorso didattico

“L’idea di partecipare” spiega il prof. Roberto Tomaselli, insegnante di Scienze “è nata dalla ricerca di attività connesse al progetto su Agenda 2030. Abbiamo monitorato concorsi ed iniziative in campo per poi scegliere questo progetto”. L’insegnante di Arte ed Immagine ha illustrato l’idea e coinvolto i ragazzi. “La sfida era riuscire a racchiudere in un bozzetto quello che si impara e si fa a scuola e a casa per rispettare l’ambiente” spiega il docente. “Abbiamo focalizzato l’attenzione sulla plastica, approfondendo l’argomento”.

 

Oltre il lockdown

Poi la chiusura delle scuole. “I ragazzi hanno proseguito il lavoro a distanza, condividendo idee e progetti”. Grazie alla vittoria Luca e i suoi compagni si sono aggiudicati la possibilità di frequentare un corso con degli ecodesigner professionisti e la possibilità di realizzare il murales a scuola, in gruppi di lavoro. Nuove competenze, nuovi talenti. “Un momento prezioso di socializzazione dopo questi tempi difficili”. Grande il messaggio educativo: le difficoltà vanno affrontate. Con impegno e volontà si possono realizzare grandi cose. “Una palestra di vita” conclude Luca “che ha unito il gruppo classe e lasciato un segno tangibile in tutti”.

 

Leggi anche