A Scampia “CI STA”: formazione professionale per giovani “in panchina”

Un nuovo percorso possibile per recuperare giovani in attesa, che non studiano e non lavorano. A promuoverlo da novembre a Scampia sono i Lasalliani e la comunità educativa di CasArcobaleno. Selezione in ingresso per i ragazzi: “sono giovani spesso privi di sogni” spiega Fratel Enrico Muller, responsabile della comunità educativa e del progetto IO VALGO, scuola di seconda opportunità che opera nel quartiere da 11 anni . Due i colloqui con ciascuno per presentarsi e conoscersi in modo più approfondito. “Da sempre abbiamo compreso che il percorso di recupero della licenza media aveva necessità di uno sviluppo ulteriore accompagnando, se non tutti, almeno una parte dei nostri ragazzi, alla formazione professionale” sottolinea.

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Realizzato grazie alla riflessione con la Fondazione Mission bambini di Milano, con cui era già stata avviata l’esperienza delle borse lavoro in rosa, dopo un anno di gestazione è divenuto realtà con un finanziamento di 45 mila euro.

12 i ragazzi individuati tra i 15 e i 17 anni e coinvolti nel percorso: “alle spalle hanno tutti esperienze scolastiche non positive. La maggior parte era in attesa. Alcuni lavoravano in nero, come garzoni, in diverse attività commerciali. Aspettavano tutti che qualcuno si interessasse a loro e gli offrisse una possibilità”.

Due mattine a settimana i laboratori di cucina, fotografia ed esperienze di ortocultura. Gli altri tre giorni, percorsi sull’acquisizione delle competenze europee: imparare ad imparare, lingue – inglese e spagnolo – ed informatica come strumento di autopromozione anche attraverso i social. “Fare per gli altri diventa il fondamento di ogni apprendimento” spiega Muller. “Anche una piccola esperienza di incontro, una pizza cucinata insieme e offerta ad un gruppo di persone diversamente abili che fanno musica nella nostra stessa realtà, è fonte di grande soddisfazione per i nostri ragazzi”.

La presenza di volontari americani provenienti da una delle universitimg-20180207-wa0017à lasalliane negli USA ha dato impulso all’apprendimento delle lingue come strumento comunicativo e professionale.

L’approccio educativo è basato sulla relazione e sulla comunità: “sentono di appartenere ed appartenersi, vivono la soddisfazione di far parte di questo piccolo gruppo. Al 70% sono sempre presenti e partecipano e ad ogni proposta, certamente quelle più scolastiche con maggior difficoltà. Ma è visibile la soddisfazione espressa nei loro occhi, quando riescono a portare a termine un compito. Il futuro è ancora per loro molto confuso. La mancanza di autostima e la mancanza di possibilità nella loro quotidianità li stava uccidendo. Ora capiscono di avere un’opportunità”. (LG)

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