Scampia: al via l’11° anno di IO VALGO, scuola lasalliana di seconda opportunità

E il Signore vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina, primo giorno.

Così la Genesi racconta la creazione e con il medesimo sentimento e i cuori colmi di speranza abbiamo iniziato questo nuovo anno, l’11°, della scuola di seconda opportunità.
Cose buone… ce ne sono state tante… l’emozione visibile negli occhi di chi si
è avventurato per la prima volta tra i colori di CasArcobaleno… qualcosa di
nuovo stava accadendo, non solo fuori, ma dentro ogni ragazzo o ragazza…
iniziava un mondo nuovo… nuove possibilità che affioravano dal “caos” che
in qualche modo li avvolgeva e li teneva come incatenati a se stessi, ad una
vita “noiosa” tra letto, divano, playstation, stare sotto casa con qualche amico
e vincolati all’estenuante strapotere del cellulare che è un mondo…immenso
da una parte, ma intensamente limitato e chiuso.
La nuova creazione di se stessi, non più come “dispersi”, “disturbatori” o
“fallimenti del sistema educativo”, ma come co-creatori del loro crescere,
scopritori di meraviglie, affamati di stupore e curiosità, capaci di “stare
dentro” come protagonisti e come compagni di viaggio… tutti avranno
intravveduto l’orizzonte, che non è unicamente l’esame, ma è molto più
ampio, e tanti vi hanno riposto ogni desiderio di bene, qualcuno sarà stato
comunque disilluso dalle molte esperienze pregresse, e malgrado la nostra
positività non credendoci pienamente.

L’inaugurazione di IO VALGO sgorga da una miriadi d’incontri… almeno
quattro con ogni famiglia; questo conoscerci, questo nostro avvicinarci
decisamente e dimostrare interesse per rispondere alle reali necessitò del
ragazzo, colpisce… e forse spaventa qualcuno: ancora prima di averli scelti e
accolti a scuola, vogliamo parlare con loro e ascoltarli singolarmente in un
colloquio a sei occhi: quattro nostri e i due del ragazzo/a; chiediamo a
ciascuno uno sforzo di adultità, o meglio, gli dimostriamo che li
consideriamo e li trattiamo da adulti; tutto ciò fa sgorgare necessariamente in
loro quel germe di responsabilità, ma anche di fiducia, che porta qualcuno a
compiere non solo un’analisi onesta della propria esperienza scolastica, ma
anche un moto di sano orgoglio nell’affrontare la nuova avventura e mettere
“tutte le carte in tavola” per partire con sincerità.

I genitori dei giovani, che seguono il tutto con trepidazione e ansia, ci hanno
colpiti per la positiva presenza, per l’incoraggiamento generale e per aver
compreso lo scopo del progetto IO VALGO: “Ho capito tutto; voi siete una
comunità!” ci ha confidato un papà.

L’immagine dell’inaugurazione è stata la strada che tutti loro dovranno
percorrere; alle scuole il ruolo di “segnali di direzione”, alle famiglie quello
della “fonte che dona vita e che disseta” mentre noi, l’equipe” siamo il
ponte” che li aiuta a superare l’orrido che ha spezzato il cammino.
Il “Padre nostro che sei nei cieli”, il Creatore non è estraneo o assente: la sua
volontà affinché ognuno si salvi e quindi si realizzi, il suo desiderio che
ognuno/a sviluppi e incrementi i propri talenti, il suo amore già donato
“prima di esser formati nel grembo materno” e il suo essere “il Dio con noi” è
come “acqua” che disseta nella fatica, “brezza leggera” che allevia il calore, è
“coraggio” che sostiene nello sforzo e “pane del cammino” per ritemprare e
far continuare il sentiero, è “roccia” su cui costruire un’esperienza stabile,
salda, per loro e per noi.

Il nostro sforzo comune sarà quindi quello di “raddrizzare sentieri, riempire
burroni e abbassare monti”, creazione di una nuova morfologia del territorio
interiore, e non solo culturale o educativo dei giovani, che coinvolgerà
ognuno di noi perché dall’incontro usciamo tutti trasformati, un po’ feriti, e
con la percezione certa di aver vissuto un’esperienza di Amore che supera e
trascende le nostre persone e i nostri confini affettivi e relazionali.

Le compagne e i compagni di viaggio” che si avventurano con noi quest’anno
sono: Antonella, Daniel, Francesca, Francesca, Francesco, Gabriella, Gennaro,
Luigi, Michele, Naomi, Paolo, Pasquale, Rosa, Salvatore, Teo, Vittorio. (Fratel Enrico Muller)

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