Populorum progressio, un “programma d’azione” ancora attuale

A 50 anni dall’enciclica, un convegno all’Istituto Pio IX per riflettere sui suoi rapporti con la Fao. Monsignor Silvano Maria Tomasi: «La solidarietà, condizione indispensabile per lo sviluppo integrale»

 

Un incontro a cinquant’anni dall’Enciclica “Populorum Progressio” per riflettere sulla figura di Paolo VI e, in particolare, sui suoi rapporti con la Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Il seminario dal titolo “La carità, motore di tutto il progresso sociale”, organizzato dall’Osservatorio permanente della Santa Sede presso la Fao e dall’Istituto Pio IX-Aventino, si è svolto ieri, 7 novembre, nei locali della scuola di via di Santa Prisca. L’evento, spiega il direttore dell’istituto fratel Gabriele Di Giovanni, «è parte di un cammino avviato tre anni fa, quando abbiamo ricordato il 50° anniversario della visita di Paolo VI alla scuola dove è stato cappellano tra il 1928 e il 1932. Adesso – aggiunge Di Giovanni – abbiamo voluto ricordare il suo discorso alla Fao, nel 1970, con la quale il nostro Istituto ha sempre avuto legami».

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