Restaurato il quadriportico del De Merode: Fratel Cacciotti, direttore: “cuore dell’Istituto, luogo di incontro per generare alla vita”

Uno spazio aperto per l’intervallo scolastico, circondato da spazi coperti in caso di pioggia, testimone e custode di una “casa della vita”, non solo perchè lo ha riconosciuto di recente la fondazione Wallenberg, ma perchè il quadriportico “è il cuore del S. Giuseppe-De Merode”, ha spiegato Fratel Alessandro Cacciotti, direttore, nella cerimonia di inaugurazione del restauro mercoledì 11 ottobre.

Luogo di incontro per i bambini della scuola Primaria, campo sportivo per i giovani della Stella Azzurra, platea di esibizione ginnico-sportiva, spazio di raccoglimento e preghiera per i Caduti per la Patria, salone per feste e cerimonie liturgiche, auditorium per applauditi concerti, aula magna per liberi dibattiti culturali, “soprattutto è il luogo in cui tanti bambini hanno posto solide basi della loro vita culturale, civile, umana e religiosa”, ha aggiunto.

E’ opera, come la chiesa del S. Giuseppe, dell’architetto ingegnere Ciriaco Salvadori Baschieri che lavorò intensamente per lo sviluppo civile, economico ed industriale del Monte Argentario e a Roma a fine ‘800 progettò o rifece numerose ville e palazzi. A forma rettangolare il quadriportico ne è il fulcro. E’ costituito da colonne in granito rosa con capitelli compositi. “In accordo con la sovraintendenza sono stati ripristinati tra l’altro gli intonaci, ricostruite porzioni delle cornici, consolidate le fessure, impermeabilizzato il ballatoio del primo piano” illustra l’arch. Francesca Galoni, direttore Tecnico della SaICO S.r.l. società  che ha eseguito il restauro, i cui giovani imprenditori insieme al papà  sono stati alunni dell’Istituto stesso, “interventi di consolidamento che hanno interessato anche la facciata dell’edificio che guarda su via Alibert”.

restauro-quadriporticoA tagliare il nastro alla cerimonia di inaugurazione il dott. Gianni Letta e Giovanni Malagò, Presidente del Coni ed ex alunno, alla presenza di studenti, genitori, ex alunni ed autorità.

“Il restauro” ha sottolineato Cacciotti “ha riportato questo meraviglioso quadrilatero dalle linee classiche allo splendore del tempo in cui fu costruito, alla fine del XIX secolo. Oggi come ieri resta ideale luogo di accoglienza, di incontro, di crescita culturale e umana per tutti gli alunni, i genitori e gli educatori che ogni giorno varcano la soglia della nostra scuola. Una cornice meravigliosa che mette insieme le esigenze della vita scolastica e le concezioni pedagogico-didattiche delle scuole dei Fratelli delle Scuole Cristiane. Riportato alla luminosità  di una volta ci auguriamo che possa continuare a essere luogo ideale per la crescita di tutta la nostra comunità  educante, dove possano nascere e svilupparsi ideali, amicizie e desideri grandi di bene”.

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