Scampia: “io valgo!”. Il grido di Emanuele raccolto da Casa Arcobaleno

Emanuele ha 15 anni e per un anno ha frequentato Casa Arcobaleno. “A scuola non andavo bene, mi comportavo male, ero un ragazzo di strada, facevo casino. I professori chiamavano ogni giorno i miei genitori; mi sentivo un vuoto dentro, la testa non ci stava. Mi sentivo così per mia madre, le dicevano come mi comportavo e che dovevano fare qualcosa per riprendermi altrimenti avrei preso una brutta strada. Mi sentivo un nulla, invidiavo i miei amici che studiavano e volevo farlo anche io, ma lì pensavo di non avere capacità, di essere solo “buono” a creare confusione. Poi un giorno, per me è stato … un santo giorno”.

Emanuele riceve l’invito da parte di una professoressa a prendere parte ad un progetto. “Non sapevo nulla di Casa Arcobaleno”. L’ incontro con Fratel Enrico Muller, lasalliano, un fratello delle scuole cristiane, ed ecco i primi passi di un nuovo percorso. A dicembre inizia il progetto e con esso “tutta un’altra vita”.

“Ho iniziato a capire chi ero e cosa potevo fare. Mi sono affezionato a Casa Arcobaleno ed ai suoi educatori. La mia scuola era lì, la mia casa era lì, avevo tutto lì: amici, educatori, voglia di fare, di scherzare, di cambiare. Proprio questa, si faceva avanti e forte. Sono cambiato grazie a loro, grazie in particolare ad Enrico, una persona molto ricca di speranza, di bene, di pace. Enrico mi ha trattato benissimo, mi ha trattato come se fossi suo figlio, come ha trattato tutti! Non mi sono mai sentito così accolto; mi ha dato una fiducia che mai nessuno mi ha dato. Casa Arcobaleno è un arcobaleno di speranza, che ti fa capire tante cose della vita e del futuro, una strada positiva, di salvezza, cambiamento e consapevolezza. E’ una scala che ti permette di godere un’ altro panorama. E’ strada per la felicità!”.

Emanuele ha affidato la sua testimonianza ad un post su facebook, diretto a Fr. Enrico per esprimere il suo grazie.

“Le Scuole lasalliane della seconda opportunità sono luoghi di educazione, cultura, apprendimento e soprattutto relazione” spiega Fr. Enrico. “Sono state progettate principalmente per le aree urbane con quartieri colpiti da numerosi problemi sociali ed economici, affinché potessero fungere da centri d’istruzione di base per le comunità interessate e svolgere anche un ruolo a pieno titolo nei progetti di sviluppo locale. Sono rivolte ai giovani socialmente emarginati. L’intento principale è di reinserirli nella vita sociale e lavorativa offrendo loro un ampio ventaglio di opportunità di formazione di elevata qualità, adeguata alle loro esigenze individuali”.

Una tradizione educativa con più di 300 anni che vive in oltre 80 paesi e 1000 istituzioni. “Si tratta di offrire al giovane un’occasione, quando pensa di non averne più; di accogliere e far rinascere autostima, fiducia, speranza in uno spazio educativo pensato e sognato in modo differente con delle persone dedicate per ridare senso alla relazione educativa, all’apprendimento, alla formazione, all’educazione per un effettivo protagonismo giovanile”.

Prima dell’inizio dell’anno scolastico vengono avviati i contatti con le scuole e la presa in carico dei candidati: “i colloqui personali con ogni singolo ragazzo sono tre, a cui affianchiamo 2 incontri con i genitori ed una visita domiciliare”.

Tema di quest’anno “IO VALGO, IO SOGNO, IO POSSO”. 16 gli studenti coinvolti. Una settimana d’accoglienza, circle time iniziale e finale con autovalutazione, lezioni di 45 minuti con il metodo dell’imparare facendo, patto educativo firmato da ogni giovane dopo un mese d’esperienza. Tra le materie: italiano, matematica, inglese, spagnolo, storia e geografia, scienze. Spazio ai laboratori di cucina, orticultura, fotografia e manualità. Inoltre esperienze di peer education (con studenti delle scuole secondarie di II° grado da Milano, Roma e Treviso) e presenza di volontari da vari paesi del mondo (Colombia, USA, Francia). Permanenti i contatti con le famiglie, supervisione psicologica e didattica mensile, ritorno nella propria scuola per l’esame di licenza, esperienze estive di solidarietà e volontariato.

“Siamo al settimo anno di questa avventura educativa” sottolinea Fr. Enrico. Alcuni dati? 17.296 ore di lezione, 107 ragazzi e ragazze coinvolti, 16 insegnanti/educatori, 84 volontari anche da Francia, Germania, Malta, Brasile, Colombia, Argentina, USA. 7 le scuole statali secondarie di primo grado coinvolte, 3 le scuole lasalliane partner per la peer education (Istituto San Giuseppe. Collegio De Merode, Istituti Filippin, Istituto Gonzaga).

“Proseguiamo ricchi di speranza per offrire ai giovani in difficoltà, reti più ampie, attraverso le quali, risalire, prendere coscienza della propria unicità e far dono di sé”.

INFO www.lasallescampia.blogspot.it

 

 

 

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